FRATE VENTO L'AMICO 1/2015 |
LA FORZA DELLA DEMOCRAZIA
Il titolo è ambiguo. Potrebbe parere l'introduzione a uno scritto che esalti la bellezza e la forza nobile della democrazia di fronte a qualsiasi altra forma di governo. Invece no. Frate Vento contempla la debolezza attuale delle democrazie occidentali. E qui si potrebbe parlare di Isis, della prevaricazione del potere economico e dei burocrati di Bruxelles sui diritti e la libertà dei cittadini, di violazioni della privacy a livello planetario con sofisticati strumenti di spionaggio e controllo elettronico, di altro ancora. Preferisco invece focalizzare sulla debolezza mostrata nella nostra amata Repubblica, nell'altisonante "Roma - Capitale" di fronte a cinquecento cialtroni e teppisti tifosi della squadra olandese Feyenoord nel mese di febbraio. Avevano già reso una pattumiera Campo dei Fiori la sera del mercoledì. Ma hanno continuato a girare pressoché impuniti per Roma. Sulla manica della camicia un disegno: la lupa capitolina decapitata, una provocazione violenta, con echi simbolici di recenti eccidi degli uomini in nero dell'Isis. Così il giorno della partita con la Roma si sono ancora spesi in distruzione dell'arredo urbano, terrorizzando cittadini e turisti in pieno centro. Le forze di Polizia, in assetto anti sommossa, stazionavano sulla scalinata di Trinità dei Monti mentre gli avvinazzati tifosi si accanivano contro la fontana della Barcaccia, appena restaurata. Nella vicina Villa Borghese gli anziani che cercano un raggio di sole nel mite inverno capitolino, le mamme coi passeggini e i sempre presenti amanti del podismo si sono allontanati tra la paura e il panico, secondo la vicinanza degli energumeni. Analizzare il perché di questi comportamenti da "hooligans" appartiene alla psicologia. Erich Fromm scrisse anni fa Anatomia della distruttività umana, per citare un classico sul tema. La nostra analisi, più modestamente, prende spunto dal lamento del sindaco di Roma. Il dott. Marino non è un sindaco stimabile. Bastano le onnipresenti cacche di cani sui marciapiedi tra via Veneto, via Sardegna e via XX settembre e i crateri che si dilatano, i frequenti black - out della pubblica illuminazione per vergognarsi dell'amministrazione cittadina: non solo del primo cittadino, ovviamente, ma di molta gente sciatta, compresi i vigili che hanno scandalizzato l'Italia intera la notte di San Silvestro, col loro assenteismo da certificato medico e zampone familiare annesso. Eppure Marino ha con ragione accusato Prefettura e Questura di non aver dato gli ordini corretti e opportuni alle forze di Polizia. Esistono democrazie più antiche della nostra dove la forza è usata quando necessario, per difendere i cittadini e la pubblica incolumità in particolare. In Gran Bretagna o negli Stati Uniti non si scherza, ma i nostri vicini di casa francesi e tedeschi non sono da meno. In Italia, invece, diventiamo garantisti di fronte a cialtroni ubriachi e organizzati e magari si calca la mano sul poveraccio immigrato che ha commesso un furtarello in un grande magazzino. I cittadini svizzeri e tedeschi sono automobilisti ligi alle regole. Arrivano in Italia e guidano come forsennati: "Perché qui si può. Qui le regole non esistono". Chiedete a Giovanni, il taxista di origine molisana che mi ha portato la sera della partita dal Policlinico Gemelli al centro. Cittadini europei, ma anche maghrebini, buttano dal taxi bottiglie di plastica vuote e pacchetti di sigarette e caramelle: "Tanto qui si può fare. Vero?". E' questo il livello più basso della "incertezza del Diritto". Le norme, da quelle elementari sulla pubblica igiene a quelle più complesse, sono disattese perché solo raramente chi dovrebbe tutelarle si dà pena di farle rispettare con rigore, di rimproverare con garbo, ammonire formalmente, infliggere la sanzione prevista. Con indignazione ho visto uscire da Villa Borghese numerosi autobus carichi di tifosi olandesi e diretti allo stadio. I cittadini offesi e provocati, con le strade lordate da questi ceffi, hanno dovuto ritardare l'arrivo a casa dopo il lavoro per lasciar passare l'ingombrante corteo. Ma se il Prefetto avesse emesso un'ordinanza per confinarli in un'area di Fiumicino e rispedirli a casa senza vedere la partita, i prossimi tifosi ospiti in Italia sarebbero più attenti. E non mi si dica "hanno pagato il biglietto". L'ordine pubblico vale più del diritto di accesso allo stadio acquistato con contratto. Abbiamo dimenticato le vittime dell'Heysel? Sì. Democrazia non è sinonimo di debolezza. Non è necessaria la dittatura per esprimere un potere deciso che protegga la comunità. Ma la democrazia italiana deve crescere. Molto.
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