A mia madre
Ti avrei portata a una prima
Di von Karajan
A guardare paesi
Mai visti.
Avrei viaggiato con te nei millenni
Nella Storia che tu ami tanto
Mirando spoglie di civiltà scomparse
Sillabe tronche di poemi antichi
Cocci consunti d’opere preziose.
Avremmo visto insieme il misterioso Oriente
E i miti della Grecia,
la saga dei Germani:
la Bagdad lunare d’Aladino
l’angoscioso vagare d’Ulisse
e al fuga d’Enea,
lo struggente morire di Sigfrido …
… e invece tu sei lì
ETERNA –
Seduta ad una seggiola in cucina,
a rammendare colze e pantaloni:
l’orecchio attento ai rumori di una casa
e lo sguardo che scorre l’orizzonte
oltre il limite tenue del balcone
che invano cerca separarti dal mondo
e dalla Storia
(4/3/1984)
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(Fonte: Antonio Belpiede, LIBRO IL GUADO) |