RACCONTO LA STORIA

EDITORIALE L'AMICO 4/2013

CAMBIARE PER LORO

Il bonus pater familias (e la buona madre, allo stesso livello d'impegno e dignità) s'impegna per i propri bambini. S'impegna per i bambini in genere. Nei ricordi più belli della mia infanzia, quando papà aveva qualche problema di salute e io, a cinque anni, andavo a inviare una raccomandata all'Ente Riforma Fondiaria alla Posta Centrale, accanto al Duomo di Cerignola, chiedevo a qualche gentiluomo sul Corso: "Signore, mi aiuta ad attraversare?". A volte non c'era nemmeno bisogno. Vedevano un bimbo con una busta arancione in mano, di fronte alla Posta, e mi davano la mano. Altro che pedofilia. Uomini usciti dalla guerra. Uomini veri. Peccatori e santi come gli uomini di ogni tempo, ma uomini, col punto esclamativo, uomini della rinascita, non dell'attuale decadenza, con la voglia di cambiare ... per noi, per i loro figli. Col desiderio di sudare e lavorare per fare grande la propria famiglia e tutte le famiglie d'Italia.

I nostri uomini e le nostre donne de L'Amico sono stati più che mai toccati dal tema del numero. I loro cuori hanno sentito in maniera sintonica l'importanza dell'imperativo, hanno visto volti di bambini noti, i figli, i nipotini, il piccolo del vicino, e si sono inteneriti di serio impegno. Perché di fronte ai bambini il cuore di un uomo vero e di una vera donna si commuove, si fa attento, da il meglio di sé.

Mi viene così, a nome dei nostri bambini, di ringraziarli tutti. Un grazie particolare a un ospite speciale, Nicola Neri, così saturo di echi di libertà che parlano con accento francese, così lucido nella sua analisi magistrale e così appassionato nel concludere proponendo, con Ernst Bloch, la meta di una terra conosciuta e ignota: la Patria!

Ahi Italia, quante volte ti abbiamo cantata, esortata, amata da queste pagine, come dono prezioso di Dio, faro di cultura e civiltà plurimillenario finito in mano ai cialtroni...

"Non è sicuro che, cambiando, le cose vadano meglio. Ma è certo che se le cose devono andar meglio ... occorre cambiare". Così un vecchio proverbio citato dal teologo Theodor Schneider. Tutti in questo numero sono d'accordo sulla necessità di cambiare. Da Volpe a Viola, da Spicciato a fra Luigi Lavecchia a Francesco Armenti ... tutti sentono la necessità di un cambiamento radicale e serio.

Il vento dello Spirito ha attivato un cambiamento inatteso sul colle Vaticano. Rido pensando, solo qualche tempo fa, alle chiacchiere di qualche giornalista laicista, qualche ex socialista, confluito nel partito del lider maximo mediatico, o qualche massoncello sulla "arretratezza culturale" della Chiesa Cattolica, sull'"handicap" di avere il Vaticano in casa. Poveri guitti ben pagati! Cortigiani del nulla. Hanno allevato il nostro popolo per trent'anni coi film di Boldi e De Sica a Natale. Gli italiani nel mondo: degli sciocchi a caccia di ragazze e piaceri, cialtroni senza dignità e coerenza, per non parlare dell'immagine della donna promossa, un'oca tornita pronta a passare dal set ... al Parlamento o a un Consiglio Regionale. Il provincialismo va all'estero, sulle produzioni Mediaset e non solo, ma resta provincialismo ignorante. Ha ragione Anna Pia Viola: "Ci hanno ingannato accontentandoci in quei bisogni che neppure avevamo, ci hanno riempito la testa di tante luci per non farci pensare, riflettere". La Luce vera - che per noi credenti è Lumen Fidei - Luce della Fede - per guardare l'orizzonte lontano, la percezione della voglia di cambiamento del mondo, e l'uso elastico dei linguaggi delle diverse culture arriva dal soglio di Pietro. Gli uomini onesti e intelligenti, come Eugenio Scalfari, se ne sono accorti. E si sono messi in dialogo attento.

Dal sorriso di Papa Francesco promana un paradigma che coinvolge tutti gli uomini e le donne di buona volontà, ben oltre la Chiesa Cattolica: questa non è "un'epoca di cambiamento", si tratta piuttosto "di un cambiamento d'epoca". Per loro, per i nostri bambini, e per la nostra dignità di uomini e donne, da ritrovare. Per tutti i bambini, anche quelli con la pelle d'Africa che sono stati ripescati a Lampedusa, per quelli che son restati nel Mediterraneo attonito e dolente.

 

 

© Antonio Belpiede - all rights reserved


(Fonte: L'AMICO DEL TERZIARIO)

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