IL CUORE E IL ROVETO ARDENTE
Il fuoco dello Spirito si è posato sulle labbra di Rosalba Manes, sorella dell'Ordo Virginum e biblista divorata dalla Parola. Del resto, non è forse Maria di Magdala la prima a poter dire "Ho visto il Signore!"? Pietro e gli altri non le credettero. Tommaso non credette né a Maria né ai dieci che gli ripetevano: "Abbiamo visto il Signore!". Dovette verificare con dita e mano, tastare, toccare, mettere sul microscopio del suo cervello, cartesiano ante litteram, i vetrini col sangue di Gesù.
Anche Mosè aveva la sua visione maschile e razionale delle cose. Da principe d'Egitto a genero a servizio delle pecore del suocero. Pensieri mesti gli ronzavano in testa. Facile cedere alla depressione. Ma Dio non segue vie cartesiane. Dio non ragiona né come i maschi ebrei né come quelli italiani, francesi ... europei, americani ... chierici inclusi. Dio "segue il cuore", come fanno le femmine, quando nello sforzo di imitare i maschi o superarli non si snaturano. Vi ricordate Papa Luciani e il suo "Dio è Madre"? Non è stato un gesto razionalista creare il mondo. Dio ha creato tutto ciò che esiste come un uomo e una donna che si amano fanno un figlio. Non è stato un grande affare mandare il suo Figlio unigenito nella carne di Adamo per divenire agnello sacrificale ... Ma l'amore non è quasi mai un "affare". Fa soffrire nelle sue promesse di gioia. Le sue fiamme sono inestinguibili. Bruciano l'anima senza mai consumarla, come la carne dei mistici in "ipertermia", con temperature altissime, di cui scrive Manes, come il cuore di due adolescenti che si guardano con lo stesso sguardo di Adamo ed Eva al principio, come il roveto che attrae Mosè e lo seduce. Anche il suo cuore è un fascio di sterpi ... e Dio comincia a bruciarglielo, senza consumarlo.
Una delle dialettiche produttrici di violenza nel mondo attuale è quella tra razionalismo occidentale e passione islamica o, più in genere, del Sud del mondo. Le attuali istituzioni europee sono nate sull'orrore per le città d'Europa ferite a morte dalla guerra. L'Europa è risorta su una grande passione, sull'amore per la libertà, la democrazia, la pace nel continente e nel mondo. Questa passione che infiammò i cuori di De Gasperi e Adenauer, di Schumann e Spack si è lentamente trasformata nell'ideologia merkeliana dei pareggi di bilancio, nel gelo e nel linguaggio spento dei burocrati di Bruxelles. Le case e gli uffici ricostruiti con zelo sulle macerie dell'Europa hanno ceduto il posto ai palazzoni senz'anima, di vetro e acciaio, squadra e compasso, delle istituzioni europee.
Cuori caldi e dolenti viaggiano come fiammelle sulle acque del Mediterrano. Chiedono vita e spesso trovano morte. L'Europa guarda cuori che giacciono nella bara gelida delle acque immense. E' a quest'Europa che serve un nuovo soffio di Vangelo, il cuore bruciante di Maria di Magdala e quello dei discepoli di Emmaus e di Rosalba e di Francesco Armenti, di Viola e Spicciato e Carozza e tutti i nostri amici ... il cuore mio e di Mosè e il vostro, carissimi lettori. A quest'Europa i miei fratelli Cappuccini devono andare incontro, non continuando a chiudere conventi, come Londra, Amsterdam e cento altri, ma aprendo vie nuove alla speranza, uscendo dai chiostri per abitare le piazze, dalle chiese per percorrere i boulevards.
Tanti uomini e donne respirano ma hanno il cuore freddo. Il caro Leo è stato reciso giovane da questa terra, ma il suo cuore cristiano riscalda anche dopo la morte. Leggete la sua ultima lettera, carissimi. Vale più di tutti i bilanci della Merkel, con tutto il rispetto.
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(Fonte: L'AMICO DEL TERZIARIO) |