NATALE DI MISERICORDIA
L'articolo d'apertura di questo numero natalizio di fra Giovanni Spagnolo è stato tragicamente superato dai fatti. Quale divario tra le delicate atmosfere contemplative del mistero del Verbo Incarnato e l'orrore dei morti di Parigi, tra la delicata luce del presepe e i lampi fragorosi dei fanatici che si fanno esplodere con vittime innocenti.
Eppure noi torniamo a Betlemme, senza esitazioni, a suggere il mistero della vita dalla contemplazione del Bambino Gesù, così com'egli la riceve dal petto verginale e materno di Maria. Torniamo a Betlemme a respirare la misericordia di Dio che manda il suo Figlio eterno nella carne di dolore di Adamo ed Eva per intriderla di speranza.
E' un Natale di silenzio e meditazione per la Francia e per l'Europa, per il mondo intero. E se il nostro ministero è annunciare a voce e per iscritto il Vangelo del Cristo, questa volta le parole si fanno umili ancelle dell'inesprimibile dolore: quello dei genitori di Valeria a Venezia, dei coniugi e dei figli, dei parenti e degli amici delle tante persone uccise dalla follia che osa pronunciare il nome del Dio della vita per distruggere la vita innocente.
Il Papa ha indetto il Giubileo della Misericordia. Nella Bolla d'indizione aveva scritto: "Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare l'umanità sola e in balia del male". Pure il male rialza la testa continuamente, come il serpe antico schiacciato dal calcagno dell'Immacolata nell'iconografia tradizionale. Anche Erode si fece strumento del male e della tenebra contro la Luce che veniva nel mondo: la strage degli innocenti bambini fu perpetrata nella cecità stupida della smania di potere. Quest'anno, il 28 dicembre, assieme ai bambini giudei trucidati dagli sgherri del loro re ricorderò le vittime di Parigi, anch'essi figli dell'Altissimo, persone innocenti sradicate dalla follia terrorista.
Cari lettori e lettrici, lasciatemi ora vestire di silenzio e mettermi accanto al fuoco con le immagini sussunte dai giornali, coi volti di Valeria, di Nicolas e Guillaume, di Elsa, Aurélie con quello degli altri morti. Rifluisca nel cuore di tutti il dolore di chi piange.
Anche la Bolla del Papa è stata "superata" dagli eventi e dalle sue stesse parole. Il Giubileo ci offre di passare per la Porta santa della misericordia di Dio ... ma questa porta dovrà essere custodita dai miei amici Carabinieri e dalle altre forze del servizio pubblico. Papa Francesco ha offerto a tutti il perdono misericordioso di Dio, ma non ha risparmiato sferzate alle forze del male. Non ricordo in vita mia aver inteso un Papa maledire qualcuno. E Francesco dice: "Maledetti coloro che operano per la guerra e le armi". Si maledicono da soli quelli che per il solito squallido motivo di Erode, denaro e potere, trafficano armi e seminano violenza a livello planetario: si maledicono ugualmente i folli che in nome di Dio uccidono innocenti.
L'imperativo di questa Europa così fiacca, a partire dalla sua distratta "capitale" Bruxelles, sarà ritrovare se stessa, le sue vere radici. Vieni, Signore Gesù, riempici della tua pace ... ma dacci la forza virile per difendere i nostri bambini, le famiglie innocenti. A chi, come l'Isis, non accetta le regole della civiltà e rifiuta la misericordia, va imposta la Giustizia dell'Arcangelo Michele. Non filosofiamo sui giovani morti.
E' un duro Natale, carissimi. Di silenzio e dolore, di paura per molti, ma è Natale! Natale di pace e responsabilità. Forse ora qualcuno in qualche città europea tornerà a sostituire le renne e i Santa Claus col Bambino Gesù: è Lui il Principe della Pace.
Buon Natale! Buon 2016!
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(Fonte: L'AMICO DEL TERZIARIO) |